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mercoledì 25 aprile 2007

IL CANTICO DELLE CREATURE - Francesco d'Assisi

Nelle varie manifestazioni del mondo medievale l'elemento religioso è molto importante; spesso gli uomini più colti, svolgono la loro attività nell'ambito stesso della Chiesa. Per tutto il 1200 ci fu una ricca produzione di poesia religiosa e IL CANTICO DELLE CREATURE di Francesco d'Assisi ne è un esempio fra i più antichi.
Il tema del cantico è l'esaltazione di Dio: Francesco tuttavia, dal suo desiderio di unirsi profondamente alla divinità non è spinto a disprezzare e rifiutare la terra: al contrario, egli loda ed ama ogni cosa materiale proprio perchè vi sente una manifestazione di Dio stesso.
Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so' le laude, la gloria e l'onore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimo se confano
et nullu omu ène dignu Te mentovare.
Laudato sie, mi' Signore, cum tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo quale iorna, et allumini per lui;
et ellu è bellu e radiante cum grande splendore;
de Te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si', mi' Signore, per sora luna e le stelle;
in celu l'hai formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si', mi' Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato si', mi' Signore, per sor'acqua
la quale è multo utile, et umele, et pretiosa e casta.
Laudatu si', mi' Signore, per frate focu
per lo quale ennallumini la nocte,
et ello è bellu, et iucundo, et robustoso et forte.
Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta e governa,
e produce diversi fructi, con coloriti fiori et erba.
Laudato si', mi' Signore, per quilli che perdonano per lo tuo amore
e sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quilli che sosterranno in pace
ca de Te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si', mi' Signore, per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu omo vivente pò scappare.
Guai a quilli che morrano ne le peccati mortali
Beati quilli che se trovarà ne le tue sanctissime voluntati;
ca la morte secunda nol farrà male.
Laudate er benedicete mi' Signore, e rengratiate,
e serviteli cum gramde umilitate.

Da notare, qualche vocabolo siciliano, la cosa è spiegata che sovente i mercanti che venivano in Sicilia, tra cui anche poeti, prendevano dei termini siciliani; per esempio nella poesia IL 5 MAGGIO di Alessandro Manzoni il verso ...Fu vera gloria? ai posteri l'ardua sentenza Nui chiniam etc. quel Nui è tutto siciliano.
Così è se vi pare ...

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